Degenerazione maculare correlata all’età

Pazienti - 7 Marzo 2007

Una volta si chiamava senile, perchè colpiva persone oltre i 75-80 anni, oggi purtroppo l’età di insorgenza si sta sempre più abbassando. Stiamo parlando di una malattia degenerativa che riconosce nel “tempo che passa” il suo più importante fattore di rischio, oltre, naturalmente, una predisposizione genetica.

Quando colpisce - Generalmente dopo i 50 anni e dapprima interessa solo 1 occhio per poi diventare bilaterale.

Fattori di rischio - Il più importante è l’età, poi la familiarità e in seguito anche il fumo e le malattie circolatorie.

Sintomi iniziali - Metamorfopsie = vedere gli oggetti distorti e le righe del giornale ondulate. Abbassa di più la vista da vicino (lettura) che da lontano.

Come si scopre - La diagnosi precoce è essenziale per impostare una terapia valida: spesso durante una comune visita oculistica si scoprono le lesioni iniziali ancora asintomatiche. Si raccomanda 1 visita all’anno dopo i 60 anni di età e 1 visita ogni 2 anni tra i 50 e i 60.

Come si cura - Nelle fasi inziali la terapia medica sistemica con prodotti chiamati anti-ossidanti e/o anti-invecchiamento (luteina, astaxantina, vitamine, omega 3, ecc.). Nelle fasi avanzate in cui compare una proliferazione vascolare oggi sono indicate sia la FC (fotocoagulazione con laser) sia la PDT (fotodinamica), sia l’iniezione intravitreale di sostanze che si oppongono alla proliferazione di vasi.

Conclusioni - un periodico controllo dall’oculista di fiducia, così come per tutte le altre branche mediche, è essenziale per prevenire la comparsa di complicazioni e mantenere il più a lungo possibile una buona capacità visiva