Prevenire è meglio che curare: il glaucoma

Pazienti - 12 Dicembre 2006

Cos’è? - Niente a che vedere con i tumori, nonostante la terminazione in ..oma. E una malattia che colpisce gli occhi, interessa la popolazione adulta con un’incidenza che aumenta progressivamente con l’età e presenta caratteristiche di familiarità. Consiste nell’aumento della pressione intraoculare.

Da cosa deriva? – Paragoniamo l’occhio ad una banale e diffusa dotazione idraulica della nostra casa: un lavandino. Abbiamo un rubinetto, una bacinella di raccolta dell’acqua e un tubo di scarico provvisto di filtro. Se il filtro con gli anni si “incrosta”, l’acqua esce con difficoltà e lentezza dal lavabo e tende a riempirlo.

All’interno dell’occhio circola un liquido chiamato umore acqueo, prodotto dietro alla pupilla dal corpo ciliare (il rubinetto) e attraverso la pupilla passa per raggiungere la parte anteriore dell’occhio o camera anteriore (la bacinella) e fuoriuscirne attraverso una via di deflusso appositamente preposta (il tubo di scarico con filtro).

Con l’età, le maglie del filtro tendono a restringersi, l’acqueo, uscendo con lentezza e difficoltà, si accumula all’interno dell’occhio e ne fa aumentare la pressione interna.

Come si manifesta? - Nella sua forma cronica, non dà sintomi: è quindi una malattia subdola, tanto più grave perché provoca un progressivo deficit della vista fino a raggiungere la cecità, con un rilevante impatto sociale.

Come si diagnostica? – Nel corso di una visita oculistica di routine, oltre alla misurazione della vista viene anche misurata la pressione intraoculare, con un metodo semplice e completamente indolore per il paziente.

Come si previene? – Tutte le persone dai 40 anni in su, in modo particolare i parenti dei glaucomatosi, dovrebbero sottoporsi ad una visita oculistica completa. Sarà poi il medico oculista a suggerire e programmare la frequenza di controllo della pressione intraoculare.